Riflessioni di un pendolare per la (scienza) politica.
Allora, c'ho pensato un po', ma voglio scrivere anche io la mia sugli ultimi avvenimenti dello scorso fine-settimana legati alla vita del Pd. Una cosa che è senza dubbio la priorità della maggior parte degli italiani.
Premetto che non ero né a Roma dai segretari di circolo né a Firenze da Renzi, avevo da studiare e poca voglia d'andare tanto a giro. Quindi le mie considerazioni saranno quelle di chi ha letto o ha sentito dire, e non di chi era presente.
Sulla tre giorni fiorentina, senz'altro una bella cosa. Quando si parla e si discute si fa solo che del bene. È la nascita di una corrente? Onestamente non credo, non sarebbero sufficienti un paio di big per farla, mancherebbero tanti contenuti.
Devo ancora capire quant'è stato più un evento mediatico che un momento di produzione di idee.
Mi permetto però di dire che le ultime due (tre?) assemblee nazionali del PD si sono svolte su due giorni, con commissioni che hanno lavorato e prodotto idee su tanti tempi specifici (
qui trovate quanto elaborato nell'ultima seduta dell'8 e 9 ottobre). Certo, comunicativamente è arrivato pochino, ma forse qualche contenuto qua e là via via fa anche comodo.
E sui contenuti? Di cosa si è parlato? Di tutto. Ed è stato certo un bene, in tanti compagni e amici c'è la necessità di sfogarsi e dire la propria, e magari sentire quella degli altri. Ma era veramente queste lo spirito con cui si è messa su? Io ho qualche dubbio. E non perché c'è qualcuno in malafede, ma perché si fa semplicemente il gioco della politica italiana. Si fiuta che c'è un vuoto da riempire, una necessità, e ci si butta dentro per riempirla. E che si faccia tutto questo solo per il Pd ho qualche dubbio.
Con questo voglio dire che chi ha guidato la tre giorni alla Leopolda è in malafede? No, fa semplicemente con abilità il proprio gioco. Tutto qui. Come con abilità ha sfruttato l'ulivo (quella cosa che mette sonno) e l'amicizia con Rutelli per fare il presidente della provincia e per, da lì e grazie a una imponentissima macchina proprimarie, fare il sindaco. C'è del male in tutto questo? No, c'è molta abilità. E forse un po' di "vecchia" politica, e la vera abilità sta anche proprio nel nasconderlo.
Certo, la base ha voglia di nuovo, ha voglia di soluzioni ed idee innovative. Credo che lo slancio al partito non si possa dare però sacrificandone le origini, perché di questo si parla. Dire che tutto ciò che è "vecchio" è male è una delle cause che ha fatto stare il Pd a discutere per mesi se servivano le tessere e le sedi o se bastasse internet. Mi pare sia chiaro che qualcuno che si sporchi le mani ci vuole, e se riusciremo a rimotivare la base su un progetto chiaro, serio e credibile sarà un bene per tutti, e se un partito è serio e credibile il rinnovamento ci sarà. E ci sarà se c'è la serietà di dire "io voglio fare questo e quello perché so che saprò studiare e mettermi in gioco", non perché "sono giovane".
Come motivare la nostra base? Magari anche, ma non solo è ovvio, con un grande appuntamento di popolo, appuntamento che conclude settimane di campagna porta a porta. Che certo è più faticosa di fb, ma così tanto insostituibile per parlare a quattrocchi con la gente!
Quindi bene la proposta fatta a Roma di una grande manifestazione del pd, nello spirito di quanto detto prima. E poi oh, se fb è così importante, nei commenti dell'evento ho colto così tanto entusiasmo, conterà qualcosa?
Comunque, buone cose.
E, fra l'altro, io sono anni per affermare l'importanza del messaggio politico ne I Simpson! Riconoscetemi qualche merito...