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domenica, maggio 24, 2015

100 anni dalla Grande Guerra.

100 anni dalla Grande Guerra.

In effetti quando si parla della guerra 1915-1918 (1914-1918 per tutte le altre nazioni che ne presero parte, tranne la Russia) sarebbe più corretto usare il termine grande guerra e non prima guerra mondiale, e non solo perché allora non si aspettavano una seconda, e quindi una prima, ma perché fu appunto una grande guerra che coinvolse tutto il pianeta per la prima volta e perché combattuta con tecniche e strategie mai usate prima.

Ma perché celebrare l'avvio di una guerra e non la sua fine? Intanto non occorre dimenticarsi che questa è la celebrazione di una data, molto significativa, ma la festa nazionale resta quella del 4 novembre. Penso poi che sia giusto celebrare questa data non solo perché dagli anni di guerra si crearono le condizioni sia per la successiva instabilità politica che per lo sviluppo del movimento fascista.
Non va poi dimenticato che, nel bene e nel male, nei 40 mesi di guerra milioni di italiani per la prima volta capirono di essere, appunto, italiani. Per la prima volta le donne entrarono in fabbrica con una presenza significativa, insomma non si tratta solo dell'avvio di una guerra tragica e drammatica ma anche quello di una nuova fase della vita politica e sociale della nazione.

Sarebbe poi utile approfondire un paio di aspetti sull'entrata in guerra dell'Italia... Con la firma del patto di Londra nell'aprile del 1915 il Re ed il ministro degli esteri non aggirarono il ruolo del Parlamento ma seguirono quanto previsto dallo Statuto Albertino che, all'articolo 5, affidava il potere esecutivo e la titolarità nella firma di accordi e trattati al Re.

Quindi nessuno strappo alla democrazia parlamentare, ma certamente la monarchia si prese tutta la responsabilità dell'entrata in guerra dell'Italia. Sembra un dettaglio ma non lo è, con un parlamento in larga maggioranza contrario alla guerra ed un paese impreparato era tutto tranne che un dettaglio.

Va anche detto che per molti la grande guerra fu anche, e forse soprattutto, l'ultima delle guerre d'indipendenza, si completa quindi in quei giorni tragici il nostro stato italiano, la nazione dovrà aspettare. Anche per questo è giusto ricordare cosa successe 100 anni fa oggi.