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venerdì, giugno 19, 2009

Cosa farò al Referendum elettorale domenica 21 e lunedì 22 giugno.

Cosa farò al Referendum elettorale domenica 21 e lunedì 22 giugno.

I prossimi domenica 21 e lunedì 22 giugno si voterà, oltre che per i ballottaggi, per il Referendum sulla legge elettorale.

Per fortuna che in Provincia di Pistoia abbiamo vinto subito al primo turno e quindi a chi come me è residente lì verranno date solo le tre schede per il Referendum. Le maggiori informazioni su tutti e tre i quesiti le trovate a questo link.

Dopo che ho partecipato alla raccolta delle firme per la presentazione dei tre quesiti la situazione politica è abbastanza cambiata. Il Referendum fu promosso come stimolo per il Parlamento per cambiare la legge elettorale, cosa che non fu possibile data la fine anticipata della legislatura, e doveva tenersi lo scorso anno, fu rinviato proprio per le elezioni anticipate.

In tutti questi mesi temo che il Referendum abbia perso molto del suo significato. Per questo ho maturato la seguente decisione su come votare domenica prossima.

Voterò NO al 1° quesito, due SÌ per i successivi ultimi due quesiti.

Perchè questa scelta? Onestamente temo che un premio di maggioranza assegnato alla lista che ottiene più voti sia potenzialmente pericoloso, anche perchè se il Referendum passa il legislatore deve seguire le indicazioni da esso derivate per la nuova legge elettorale rimarrebbe il premio di maggioranza, cosa pericolosa per un paese con uno scenario politico frammentato come il nostro. Con il premio di maggioranza infatti anche un minuscolo partitino assume una forza, di ricatto, elevata.

Ho giudicato più corretti gli ultimi due quesiti, specie quello sulle candidature plurime, per questo voterò due SÌ.

E speriamo che tutto questo serva per ridare all'Italia una legge elettorale seria e che renda ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti.

Ringrazio tutti gli amici e compagni che in questi giorni hanno discusso con me su un tema così complicato per avermi aiutato a farmi un'idea sul cosa fare.

giovedì, giugno 11, 2009

Riflessioni sul risultato elettorale a Chiesina Uzzanese

Riflessioni sul risultato elettorale a Chiesina Uzzanese

Voglio scrivere tre righe quali mia personale riflessione sull'esito delle elezioni comunali a Chiesina Uzzanese, sperando che i (sicuramente pochi) lettori del mio blog vogliano commentare e dire la loro.

A Chiesina il centro-sinistra ha perso, questo è un dato di fatto. Ma perchè abbiamo perso?

Cercherò di illustrare brevemente le mie idee a riguardo.

1. In questi 5 anni è mancato un rapporto serio e stabile con la cittadinanza tutta su una buona parte delle questioni attinenti l'attività dell'Amministrazione. Spesso ci si è dimenticati di discutere con la gente, salvo poi farlo quando un problema che da tempo covava sotto la cenere diventava di pubblico dominio.

2. Le cose fatte non siamo stati in grado di valorizzarle, e non ne abbiamo fatte poche nonostante le tante difficoltà. Certo potevamo fare anche di meglio, ma quasi sempre succede così.

3. Sono mancati i partiti della coalizione a preoccuparsi di mantenere vivo il rapporto fra propri iscritti e l'Amministrazione e fra la gente e l'Amministrazione.

Era possibile rimediare a tutto questo in poche settimane prima del voto? Forse si. Io e altri all'interno del PD ci siamo battuti per fare scelte dirompenti in questo senso, per provare a dare una nuova botta di vitalità e d'entusiasmo alla coalizione, sono venuti meno strada facendo i presupposti e, io come altri, preso atto della cosa ho deciso di fare marcia indietro e seguire le diverse decisioni prese, com'è normale che sia in democrazia.

Le primarie hanno favorito un esito sfavoreole per noi? Può darsi. E non lo dico perchè un certo Marco Cortesi non ha potuto candidarsi, ma perchè le primarie come la politica tutta sono una cosa serie e se non le si fanno con serietà e con intelligenza è uno strumento che si ritorce contro chi le usa. Dalle primarie avrei preferito che uscisse vincitore una figura fuori dai partiti, un indipendente di centrosinistra che però riuscisse a recuperare voti nello schieramento di centrodestra, l'unico modo per vincere sulla base dei dati delle politiche.

Personalmente inoltre non ero d'accordo sul percorso che ha portato alle primarie sulla carta di PD ma di fatto di coalizione. Averle fatte di coalizione a febbraio avrebbe permesso di mettere subito in chiaro tutto all'interno della coalizione e di non dover aspettare gli ultimi giorni di aprile per farlo.

Ovviamente Giovanni ha vinto le primarie ed è diventato il mio candidato a Sindaco, su questo non ci sono dubbi. Credendo nel PD ne accetto anche le regole, ben sapendo che c'è chi non crederà ma poco m'importa.

Perchè non mi sono ricandidato?
In Paese e sui giornali ne sono state dette tante, si è parlato di epurazione, e via così. A chi me lo ha chiesto ho detto così e così ripeto. Ritengo che il Consigliere Comunale anche a Chiesina, anzi soprattutto in un piccolo comune come Chiesina, se si accetta di farlo lo si deve fare con convinzione e con tanto impegno. Io a 24 anni e con 7 esami alla laurea triennale non potevo permettermi di rimandare ulteriormente la laurea e rischiare di arrivare a 30 anni senza una laurea specialistica, senza una prospettiva di lavoro seria e avendo fatto male per 5 anni il Consigliere perchè impegnato nell'Università. Non mi sembrava corretto verso il Paese e verso il mio Partito.

Certo, le tante difficoltà affrontate in questi 5 anni di Amministrazione non mi hanno entusiasmato ma non sono assolutamente state quelle il motivo principale della mia non ricandidatura.

Comunque vada buon lavoro a Marco Borgioli e alla nuova maggioranza, buon lavoro ai miei compagni e amici all'opposizione e speriamo che ora il PD riesca a ritrovare la sua ragion d'essere anche a Chiesina.

E soprattutto speriamo di laureasi entro il 2010. La cosa più importante credo...