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mercoledì, novembre 16, 2011

Governo di tecnici. Perchè nessun governo è esclusivamente tecnico e non politico.

Governo di tecnici. Perchè nessun governo è esclusivamente tecnico e non politico.

Nelle scorse ore è stato presentato il nuovo governo guidato da Mario Monti, governo formato esclusivamente da tecnici che non sono diretta espressione delle forze politiche in parlamento. Non mi sembra giusto definire questo governo un governo tecnico... Un governo di tecnici si ma non tecnico. Ogni governo ha necessità di avere una maggioranza che, per quanto estesa, è sempre una maggioranza politica.

Già da ora si stanno sprecando i commenti sulla nuova compagine governativa, io la mia l'avevo già un po' detta la scorsa settimana, e mi sento di confermare quanto detto. Con la necessaria correzione che, penso, se tutto va bene il governo arriverà al 2013. Anche perchè se si arriva a primavera si va al 2013.

Si può dare un giudizio già sicuro e preciso sul governo? Onestamente non me la sento. S'è insediato oggi, Monti deve ancora illustrare il programma alle camere. Certo un governo lo fanno anche le persone... Ma davvero si pensa che questo governo sia peggio o uguale al Berlusconi quater? Via dai... Si può dire tutto ma non che ci sia stato un forte sforzo di discontinuità.
Ad esempio, dalla Gelmini si è passati ad un ministro della pubblica istruzione e dell'Università che viene dall'università, da un fiore all'occhiello dell'università italiana, il politecnico di Torino. Non c'è nessun miglioramento? Se proprio la si pensa così almeno aspettiamo a diamogli il tempo di agire.

Qualche dubbio ce l'ho sul ministro con delega a lavoro e pari opportunità... L'ho sentita intervenire alla scuola del PD di Cortona dello scorso settembre e m'è piaciuta poco, ma lasciamola lavorare.

E poi dai.... In Italia le cose non possono rimanere come sono.... Si deve intervenire su un sacco di questioni, dalle pensioni di anzianità alla patrimoniale, alla reintroduzione dell'ICI. E ci metto pure la legge elettorale. Solo un governo che comprenda tutti può fare tutto questo.

Su una cosa però ci tengo a ribadire come la penso. Tutto questo è una sconfitta della politica seria. Sconfitta causata in grande parte dai governi di centro destra che ne hanno minato e affossato la credibilità e l'efficacia. E quando la politica sparisce arrivano i mercati ed i "poteri forti". Ora quindi siamo ad un governo dei poteri forti? Non credo, ma certo un governo che metta in sesto le cose dovrebbe incoraggiare ad un ritorno della politica seria, una politica che sia un grado di fare il suo lavoro e mettere le migliori personalità al servizio del paese e non servirsi di servi e compari per farsi i propri affari.

E ci metto anche le dichiarazioni del segretario nazionale del PD Pierluigi Bersani.

mercoledì, novembre 09, 2011

Crisi di governo.... E di un paese.

Crisi di governo.... E di un paese.


In queste ultime ore la crisi del governo Berlusconi quater é giunta all'apice. Ma abbiate pazienza, io non ce la faccio a essere troppo contento. Abbiamo davanti a noi mesi difficilissimi, non per il PD o per il governo uscente, ma per l'Italia.

Che fare adesso??? Io una mezza idea ce l'ho.

Con una doverosa premessa: tutti ora chiaccherano ma la Costituzione parla chiaro, chi deve guidare questo percorso é il Presidente della Repubblica. E chi rimane "sovrano" é il Parlamento, non il presidente del consiglio, i suoi compari o amici. E per fortuna abbiamo un Presidente della Repubblica che é persona seria.

Io preferirei si procedesse così:

- Berlusconi si dimette, si avviano le consultazioni;

- Napolitano da l'incarico ad una figura di indubbia competenza ed affidabile che forma un nuovo governo sulla base di un programma chiaro (legge elettorale, legge finanziaria seria, sblocco del patto di stabilità agli enti locali virtuosi);

- Il nuovo governo ottiene la fiducia, non una fiducia "tecnica" perché di tecnico in parlamento c'è poco, una fiducia politica delle forze politiche tutte che si dimostrano responsabili verso il paese e non solo verso i propri voti...

- Quanto può durare questo governo? Non lo so, anche fino al 2013, ma certo m'accontenterei arrivasse a metà primavera.

Tutto questo perché il PD ha paura del voto? Non credo. Direi semmai perché c'é la consapevolezza che in un momento come questo il paese ha bisogno di tutto tranne che di due mesi di nonguida e di campagna elettorale non sui contenuti ma sugli attacchi all'avversario. Si dice che in Spagna i mercati hanno guadagnato fiducia dopo l'annuncio delle elezioni anticipate e la non ricandidatura di Zapatero. Vero. Peccato che dall'annuncio al voto stiano passando diversi mesi.... Mesi in cui si è lavorato.

Sul programma del nuovo governo, cosa dovrebbe fare? Patrimoniale sui grandi patrimoni immobiliari e finanziari, sblocco del patto di stabilità per i comuni che hanno già le risorse disponibili ma che non le possono spendere (magari togliendo dal patto le spese per l'edilizia scolastica), contributo sui capitali rientrati in italia con la scudo fiscale, misure serie per la lotta all'evasione (tracciabilità pagamenti, limite pagamenti in contanti, pubblicità dichiarazione redditi, ecc).

E la “lettera della BCE”? La lettera della BCE dava diversi spunti, alcuni condivisibili altri meno. Quello che conta é il risultato: risanare i conti e far ripartire il paese e la sua crescita.
E sempre sulla lettera, i tanti (qualcuno anche nel PD) che si divertono a fare gli iperliberali non dovrebbero dimenticarsi che si dice anche "...stabilendo un sistema di assicurazione dalla disoccupazione e un insieme di politiche attive per il mercato del lavoro che siano in grado di facilitare la riallocazione delle risorse verso le aziende e verso i settori più competitivi." Una cosa che non so quanto sia condivisa dai tanti iperliberali di cui sopra.

E si dice anche che "... piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali e dei servizi professionali.". In Italia l'unico ad aver liberalizzato qualcosa di recente é stato Bersani!

Forse non si può prendere solo ciò che ci piace della lettera? Vero, ma se permettete siccome gli obiettivi sono chiari (quello che conta è quello), sul come arrivarci qualche osservazione l'ho fatta.

sabato, novembre 05, 2011

Riflessioni molto a caldo sulla manifestazione nazionale PD di oggi 5 novembre.


Riflessioni molto a caldo sulla manifestazione nazionale PD di oggi 5 novembre.


Sull'autobus di ritorno dalla manifestazione nazionale del PD di Piazza San Giovanni a Roma provo a riassumere brevemente le mie impressioni sull'evento.

Allora, occorre ragionare un po' sulle settimane che hanno preceduto il 5 novembre. Settimane certamente non facili, dalla devastazione di Roma del 15 ottobre (con piazza San Giovanni al centro degli scontri) ai disordini alla stazione Tiburtina di giovedì scorso. Non sono stati eventi ininfluenti, in diversi hanno rinunciato a partecipare per paura di trovarsi in un clima e un luogo difficile.

Personalmente ci metto anche che l'andare in piazza con negli occhi le immagini della distruzione di Genova e della Lunigiana e delle Cinque Terre non é stato facilissimo.

Ci vogliamo mettere pure il maltempo? Il divieto di fare cortei e tutte le incertezze successive al 15 ottobre? Mettiamocele.

Ma non dico tutto questo per giustificare un esito negativo, anzi. Lo dico perché mi pare giusto farlo.

A me il clima in piazza è piaciuto. Molte bandiere sventolate, molte portate da casa (i compagni dell'Emilia Romagna ne hanno pure stampato una apposta per l'occasione). Molti cartelli, slogan, insomma molta voglia di farsi sentire.

Oltre alla parte musicale con Marlene Kuntz e uno spregiudicato Roberto Vecchioni, non ritengo un dettaglio trascurabile gli interventi di Francois Hollande (candidato alla presidenza delle Repubblica per il PSf) e di Sigmar Gabriel (presidente dell'SPD tedesca). Quale altro partito può rivendicare un legame forte con altri grandi partiti della sinistra europea??? E, soprattutto Sigmar Gabriel, ha detto cose da sinistra vera e seria! Spero che l'abbiano ascoltato bene tutti.

L'intervento di Bersani ha toccato tutti i punti, dalle alleanze alle cose davvero importanti, le proposte del PD per far ripartire il nostro paese. Lavoro, economia, istituzioni, imprese, diritti civili, ecc...
Soprattutto noi dobbiamo trasmettere fiducia al paese e per fare questo non dobbiamo avere paura di dire la verità! Specie in momenti come questi da far tremare i polsi.
È vero, Bersani ha qualche limite sul lato esclusivamente comunicativo. Ma maremma bona, mi volete davvero venire a dire che il primo problema ora è la comunicazione. Ma per favore, non ci prendiamo. Se non hai idee, se non sei serio, hai voglia te di comunicare!!! Comunicare che???

Sul fronte dell'apertura "al centro". Io penso d'aver capito, ma certo mi posso sbagliare, che la linea sia sempre la stessa: il PD è il primo partito del paese! Non ha bisogno di andare a cercare nessuno, non deve andare a pregare nessuno. Noi elaboriamo il programma, facciamo le nostre proposte. Se dopo su questo progetto troviamo un accordo serio più ampio mi dite che non si deve comunque fare? L'Italia ha davanti a se mesi, anni, durissimi. Si pensa di farcela con "semplici maggioranze"? Non parlo solo di voti in parlamento, parlo di una necessaria convergenza più ampia nella società tutta, su un progetto, su delle idee che facciano ripartire il nostro paese. Tutto insieme.

Credo che Bersani abbia fatto bene a ricominciare a chiamare le cose col proprio nome o comunque a parlare chiaro.
I delinquenti fascisti che hanno picchiato a sprangate i militanti romani del PD pochi giorni fa sono fascisti delinquenti.
Chi fino a ora non ha mai pagato devo pagare, deve dare di più per risollevare l'Italia dalla crisi.
La finanza non può essere alla base dell'economia.
La comunicazione non può essere la base della politica.

E sul sindaco di Firenze.... Io ero in piazza e non mi sono accorto di nulla.... L'ho letto dai giornali. Ad accoglierlo sono state poche decine di persone che erano sul lato degli accessi al palco. Certo capisco che La Repubblica nazionale e fiorentina ci debba costruire il pezzo sopra. Però dovrebbero anche dire che nella piazza se ne sono accorti in pochi. Ah, il sindaco é andato via prima da Roma? A me risulta che avesse da andare qui “iniziativa della Compagnia delle Opere” ... Ognuno fa le sue scelte.

Ah, la foto non sarà bellissima... Ma l'ho fatta con le mie mani, sono soddisfazioni!

martedì, novembre 01, 2011

Rispetto verso chi non c'è più.

Rispetto verso chi non c'è più.


Non so se è colpa mia, se negli ultimi anni sto diventando più insofferente verso tante cerimonie della nostra società, ma volevo scrivere, voglio scrivere, tre righe sulla commemorazione dei defunti.

In questi giorni i cimiteri del paese sono tutti belli sgargianti e ordinati, si fa a gara per il fiore più bello o il lumino più lucente.

Ovviamente tutto questo molti, a occhio direi che chi ci tiene davvero non partecipa alla competizione, lo fanno una volta l'anno. Ed il resto dell'anno? Pace, mica c'è da fare la gara con gl'altri.

Onestamente (spero non se n'abbia a male il Foscolo) non sono disposto a prendere parte alla competizione. Il ricordo di chi non c'è più si tiene vivo tutti i giorni, con i pensieri, i gesti, i luoghi ed i sapori, i profumi che ci ricordano chi non c'è più e che ci manca ancora oggi.

Come il fatto di andare alla messa al cimitero e farsi bellamente i fatti propri per tutto il tempo della celebrazione....

Non se la prenda qualcuno, ma io la penso così. E un caro pensiero a chi non é più con noi.