scrivimi@carlocortesi.it

lunedì, maggio 27, 2013

Finale Supercoppa Aics Lucca - Forza Chiesina 2010 Paralleloweb!

Finale Supercoppa Aics Lucca - Forza Chiesina 2010 Paralleloweb!

Dopo il successo nel campionato di IIª serie e la promozione in Iª, la Chiesina 2010 Paralleloweb ha battuto l'FC Auser Giardino e vola in finale di supercoppa AICS Lucca.

Nella partita secca la Chiesina 2010 si confronterà contro i Gatti Randagi, vincenti del torneo di Iª serie.

L'appuntamento è ad Altopascio e sarà molto importante il sostegno dei tifosi.

Quindi vi aspettiamo tutti giovedì 30 maggio 2013 alle ore 21:00 al campo sportivo di Altopascio, in via Fratelli Rosselli.

Si gioca sul sintetico, ma il tifo dovrà essere autentico!!!

martedì, maggio 14, 2013

Non chiamiamolo congresso, chiamiamole primarie.

Non chiamiamolo congresso, chiamiamole primarie.

In questi giorni va tanto di moda fra gli addetti ai lavori, la gente normale ha altro a cui pensare, discutere riguardo all'ormai prossimo percorso "congressuale" del Partito Democratico, e metto non a caso le "" perché di congresso non si può parlare, almeno sulla base delle attuali regole.

Non voglio fare il saccente ma almeno sull'abc mi piacerebbe si fosse tutti consapevoli di come stanno le cose.

Leggetevi lo statuto nazionale del PD e per precisione l'articolo 9: non si parla MAI di congresso ma solo di elezioni primarie, chiamiamole pure primarie ma di fatto elezioni primarie non sono non svolgendosi prima di qualcosa e non selezionando alcun candidato.

Ovviamente le regole si possono cambiare ma ad oggi le cose stanno così: "primarie" si, congresso no.

Anche la questione dell'aggiornamento delle regole non rappresenta un dettaglio, perché dipendono dal tipo di partito che si ha in testa. Quindi ben venga una discussione sulla modifica dello Statuto ma se non sarà all'interno di un'idea precisa di Partito servirà a ben poco.

Quali sono le opzioni in campo? A mio parere due:
- partito basato sulle tessere in cui gli iscritti votano per tutte le cariche interne e con il segretario non automaticamente candidato premier, che seleziona con gli elettori i candidati alle elezioni. Non un vecchio modello di partito ma un sistema di fare politica da e fra il partito aggiornato all'attuale società.

- partito in cui gli elettori votano per le cariche interne e per selezionare le candidature, dove gli iscritti non sono spariti ma certo rappresentano "solo" elettori più attivi e coinvolti. Un modello in cui il Partito fa politica ma non è più il luogo di decisione. Dove il segretario è candidato premier o premier stesso (e qui sarebbe curioso sapere cosa ne pensa Letta).

Se le cose stanno veramente così si capisce come Epifani e la segreteria non avranno un compito semplice ma anzi dalle scelte promosse da loro e decise in Assemblea si anticiperanno temi importanti da trattare e decidere al congresso (primo modello) o alle primarie (secondo).

martedì, maggio 07, 2013

Campionato calcio AICS - La Chiesina 2010 Paralleloweb in festa per la promozione in prima serie.

La Chiesina 2010 Paralleloweb in festa per la promozione in prima serie

Campionato calcio AICS Lucca, la squadra chiude in testa la IIª serie ed è promossa in prima



Sabato 4 maggio è stato un pomeriggio di festeggiamenti per la Chiesina 2010 Paralleloweb sul campo casalingo del Bramalegno di Chiesina Uzzanese.

I ragazzi di mister Buonamici e patron Ghilardi hanno chiuso con 70 punti il campionato di IIª serie AICS di Lucca, al primo posto ed a 9 lunghezze di vantaggio sulla seconda classificata, conquistando così con tre giornate di anticipo la promozione in prima serie.

Il team chiesinese ha così chiuso la stagione con un brindisi, offerto dal bar Chiesina di Teresa e Giuseppe Cannone e con i bomboloni della pizzeria "Da Annita", insieme ai propri sostenitori e con i rappresentanti dell'amministrazione comunale Borgioli e Bossetti.

Adesso l'attenzione è rivolta alla super coppa di lega, che si disputerà fra 10 giorni, appuntamento a cui la Chiesina 2010 Paralleloweb arriverà con la miglior difesa (20 i gol subiti in 30 giornate), la differenza reti più favorevole e nessuna sconfitta in casa.

venerdì, maggio 03, 2013

Il governo Letta ed un grande partito di sinistra del 12%.

Il governo Letta ed un grande partito di sinistra del 12%.

Sul treno in direzione Pistoia per andare alla segreteria provinciale del PD mi viene la cattiva idea di scrivere queste poche righe per provare a dire la mia sul nuovo Governo Letta e sul mio Partito, il PD.

Inutile nascondere la difficoltà rappresentata dal passaggio che stiamo vivendo, una cosa del tutto eccezionale in un momento drammatico per il nostro paese. Sul Governo penso sia presto per esprimere un giudizio, per la prima volta dopo anni l'esecutivo Letta dovrà essere giudicato per quello che riuscirà a fare dato che le opposte tifoserie degli ultimi vent'anni pro e contro Berlusconi siedono insieme allo stesso tavolo.

Ritengo anche che a questo punto, dopo che il paese è senza un Governo nel pieno dei suoi poteri dalla fine del 2012 e con l'unica alternativa di tornare a votare con la lotteria del Porcellum e senza affrontare robetta come l'Iva al 22% o i fondi per la cassa integrazione in deroga, tornare al voto a fine giugno sarebbe stato un azzardo troppo arduo.

Mi preme però soffermarmi sul percorso degli ultimi due mesi, rivedendo anche parte di quello scritto in un precedente post. Il concetto fondamentale però mi pare uno, ovvero l'errore fatto dal PD di far finta di aver vinto le elezioni e di cercare Grillo.
Era assai poco possibile, forse per niente, fare un governo con chi da quotidianamente dei ladri a tutto il Partito, che si augura la sparizione di partiti e sindacati e se la prende pure con il 25 aprile, ed ha un programma assai poco credibile.

Se il giorno dopo il voto avessimo ammesso subito la ""sconfitta"" dicendosi disponibili ad un governo su alcuni punti chiari (su lavoro, crescita, tasse, assetto istituzionale) senza guardare solo a grillo forse le cose sarebbero andate diversamente.

In questo percorso passano le presidenze delle due camere e il Quirinale.
Sul Presidente della Repubblica: il centrosinistra da solo non aveva i numeri e doveva quindi individuare un candidato in grado di raccogliere consensi oltre il proprio schieramento, ed anche nel centrosinistra stesso.
Se il voto per il Quirinale si inserisce in questo schema si comprende anche  meglio perché non era fattibile il sostegno a Rodotà, primo perché sarebbero mancati (anche per lui) molti voti del PD e poi perché avrebbe chiuso ogni strada sul governo dal momento che un esecutivo con i grillini non era fattibile.
Certo magari le cose potevano essere gestite meglio ed un candidato, o una rosa, con queste caratteristiche doveva essere scelto prima dai gruppi parlamentari e dopo portato agli altri presenti in Parlamento.

Sui franchi tiratori ci tengo però a dire che, se sono certo censurabili i famosi 101, lo sono anche quelli che non hanmo votato Marini. E, purtroppo, il primato di aver violato per primo il vincolo delle decisioni prese a maggioranza su questo non spetta a sel....

Sul sostegno al Governo si apre anche una partita importante legata alla tenuta ed al futuro del Partito. In tanti, Vendola per primo (primo anche a fare il Governissimo con un montiano ex An nella sua Puglia) hanno subito iniziato a litigarsi gli incazzati e sfiduciati... ed in tanti anche all'interno del partito pensano che sarebbe meglio chiuderla qui e tornare ad un grande partito di sinistra del 12 %... Che faccia riferimento al mondo e contesto storico della sinistra che, ammesso sia mai esistito in tutta Italia, ora se non è sparito è messo parecchio male.
Io credo che il progetto del PD sia ancora valido... se vogliamo una sinistra credibile e vincente (che nella storia dell'Italia è sempre stata minoritaria, non viviamo nel paese del socialismo) non vedo altra strada. Certo il partito e molti suoi dirigenti sono da rinnovare, ma pensare di risolvere ogni passaggio difficile con una scissione ci servirebbe a poco.

Anche perché, ad essere pignoli, il PCI nel '78 s'è spaccato? E nel '46-47? E lo sapete che salvo Leone e Segni ha votato tutti i presidenti della Repubblica con la DC? Compreso il liberale Einaudi e la mente di gladio Cossiga..

E in Europa, l'Spd si è forse sciolta dopo i, vari, governi in coalizione con la CDU-CSU? Nel Regno Unito i lib-dem (nati dai socialdemocratici) ora governano con chi, certo insieme a Blair, era a favore della guerra in Iraq ed allora erano l'unico partito contrario.

"Eh ma noi siamo in Italia".. Benissimo, sarebbe l'ora si diventasse più europei...