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mercoledì, gennaio 30, 2008

Caduti in piedi...

Caduti in piedi...

Alla fine è successo, siamo caduti... Il Governo Prodi bis si è chiuso.
Penso che Staino con la vignetta pubblicata su l'Unità il 25 gennaio abbia preso in pieno il sentimento di tanti che come me si erano impegnati perchè l'Unione vincesse nel 2006 sperando potesse lavorare 5 anni per il bene dell'Italia.

Certo i numeri non hanno mai incoraggiato, anzi, il fatto che "la sofferenza" per la sfiducia sia stata limitata, almeno per me, penso sia il segno della rassegnazione e consapevolezza che così non si poteva andare avanti.

Non ho condiviso la scelta di Prodi di andare fino in fondo al Senato, era palese che i numeri non c'erano più e "comprare" qualche voto dalla destra sarebbe stato poco onorevole. Abbiamo solo dato modo alla destra di dimostrare quanto retrogade e reazionarie siano le maggiori forze che la compongono.

E ora? Ora spero che si riesca a fare un governo tecnico per fare una legge elettorale dignitosa, il Vassallum, la prima bozza Bianco, tutto va bene, basta non andare a votare con questa legge.

E badate bene, il Pd e il centrosinistra avrebbe solo da guadagnare adnando a votare con questa legge, la destra in caso di vittoria si ritroverebbe nelle nostre stesse condizioni, ma chi ci perderebbe sarebbe il Paese, non potrebbe sopportare altri anni in cui il primo furbo perchè si trova la moglie ai domicliari se ne frega di tutti e fa cascare un governo.

Spero che Napolitano riesca a individuare una persona che possa rappresentare una sintesi e formi un governo tecnico/istituzionale.

E non lo chiedo solo io, lo chiede pure la CEI, Confindustria, Confcommercio, tutti! E non perchè ora il Pd non sarebbe pronto per le elezioni, ma perchè, oltre al rischio instabilità detto prima, si fermerebbero tanti di quei processi aperti dal governo Prodi, privatizzazione Alitalia, cocnertazione su contratti e salari, ecc, che sono in una fase cruciale e di cui l'economia italiana ha troppo bisogno!

Speriamo bene. E sennò ci daremo al ciclismo...... E magari qualcuno andrà davvero in Africa...

il cannocchiale

sabato, gennaio 19, 2008

Anche a Chiesina si lavora per costituire il Partito Democratico

Anche a Chiesina si lavora per costituire il Partito Democratico

Dopo le primarie del 14 ottobre anche a Chiesina si lavora per la costruzione ed il radicamento del Partito Democratico.

A questo punto si devono eleggere i livelli comunale e provinciale che guideranno il partito fino al congresso ufficiale.

Per votare alle assemblee di base occorre, per chi ha votato il 14 ottobre, ritirare il Certificato di Fondatore del PD. A Chiesina si può riritare presso la Sede Comunale del Pd in Via del Popolo (la Ruga) 43 nei seguenti orari:
- sabato 19 dalle ore 15.00 alle 19.00
- domenica 20 dalle ore 9.00 alle 12.00
- martedì 22 dalle ore 21.00 alle 23.00
- mercoledì 23 dalle ore 9.00 alle 11.00.

Anche chi non ha votato il 14 ottobre ma intende partecipare alla fondazione del Pd può richiedere il certificato di Fondatore, direttamente a Chiesina negli orari sopra indicati o all'Ufficio Tecnico Amministrativo Provinciale (UTAP) telefonando al numero 057350211 o email pdpistoia@pdpistoia.it.

L'ASSEMBLEA COMUNALE del Partito Democratico di CHIESINA UZZANESE si terrà il giorno VENERDÌ 25 GENNAIO presso la Sede Comunale del Pd in Via del Popolo, 43 con il seguente orario:
- ore 20.30 inizio dei lavori e insediamento presidente e seggio elettorale
- ore 20.45 inizio della discussione
- ore 21.30 scadenza del termine per la presentazione delle autocandidature a delegato comunale e/o provinciale
- ore 21.45 apertura del seggio elettorale
- ore 24.00 chiusura del seggio e della discussione.

Durante l'assemblea di VENERDÌ 25 si dovranno eleggere 2 delegati (1 uomo e 1 donna) per l'Assemblea Provinciale e 16 delegati (8 uomini e 8 donne) per quella Comunale, assemblee che a sua volta eleggeranno i rispettivi segretari.

Capisco che il meccanismo possa apparire complesso ma è necessario per dare un minimo di stabilità al Partito in questo primo periodo di esistenza ma ricco di impegni.

Vi aspettiamo!!!!

lunedì, gennaio 14, 2008

Cambio contatori

Cambio contatori

In questi giorni Acque spa sta procedendo alla sostituzione dei vecchi contatori all'interno del territorio comunale di Chiesina.

Per esempio stamani erano in via Guido Rossa, peccato che nessuno abbia avvertito, almeno a casa mia, che sarebbero venuti a sostituire il vecchio contatore.

Il numero verde per contattare Acque spa è 800-982982, sito internet www.acque.net

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Sono stato frainteso.... di nuovo...

Sono stato frainteso.... di nuovo...

Domenica 13 gennaio, ora di pranzo, telegiornale, il servizio d'apertura parla dell'ex premier Berlusconi che dichiara di non trattare con un governo che vorrà approvare una nuova legge sul sistema radiotelevisivo, ecco l'audio di cos'ha detto

http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=16056

Come gli ha detto anche D'Alema se fosse stato furbo avrebbe detto "se non abbassate le tasse non dialoghiamo" ma pensando solo ai suoi affari, come sempre, ha messo l'interesse sulle sue tv prima di tutto.

Evidentemente qualcuno dei suoi gliel'ha fatto notare, e oggi ha subito dichiarato che è stato male interpretato. Ora però Walter, non gli puoi rispondere Bene così, riprendiamo il dialogo, incazzati e fagli presente che non si deve pensare solo ai propri affari!!!

giovedì, gennaio 10, 2008

Bella fia sì!

Bella fia sì!

Per il prossimo 25 aprile il salvatore della patria Beppe Grillo sta organizzando il vday2 contro i giornali.

E già mi fa incaz.. incavolare anzi indignare che si voglia macchiare una giornata storica come il 25 aprile con una celebrazione populista invece di festeggiare la Liberazione dai nazi-fascisti, vergogna!

Ma la cosa bella è che in vista dell'ennesimo populismoday Grillo contattato da un giornalista de L'Espresso si rifiuta di farsi intervistare, addirittura nemmeno con le domande inviate via mail così come, ovviamente, le sue risposte. Che arroganza! Peggio del primo Berlusconi.

Sono d'accordo con il giornalista, Alessandro Gilioli, Grillo che si batte per la verità e la libertà, lui dice, non vuole il confronto. Lui ha ragione. Punto. E di questo non deve dibatterne o dimostrarlo ad alcuno.

"Bella fia" appunto come si dice dalle mie parti. Per fortuna che spesso i giorbnalisti sono persone serie, come Gilioli, che pubblica la sua intervista mai fatta! che trovate qui di seguito. Buona lettura


L’intervista mai fatta a Beppe Grillo
Una storia un po’ lunga, ma se avete voglia di leggerla fino in fondo vi dirà parecchio su Beppe Grillo.

Il giorno 2 gennaio, come molti, ho letto e visto in Internet il “discorso di Capodanno” di Grillo. Nel quale, come si ricorderà, è stato lanciato il V-day contro i giornali per il 25 aprile prossimo venturo.
Tra le altre cose, nel suo discorso Grillo prevedeva con certezza che tutti media “mainstream” avrebbero volutamente ignorato il suo V-day sui giornali, visto che la cosa riguardava direttamente gli interessi delle testate e dei loro proprietari.
Il fenomeno Grillo mi interessa, da tempo vado scrivendo diverse cose sulle storture del sistema editoriale in Italia (a partire dall’Ordine e dalla legge sulle provvidenze) e credo anche che i giornali debbano interessarsi delle fasce della società che Grillo più o meno rappresenta.
Quindi il giorno stesso telefono a Grillo sul suo cellulare per proporgli un’intervista sul tema del V-day contro la stampa, la “vera casta” come dice lui.
Grillo mi risponde quasi subito, con gentilezza, ma nicchia un po’ sull’intervista: «Io sono un monologhista», mi dice testualmente. «Invece dell’intervista le scrivo un pezzo io e voi lo pubblicate su L’espresso».
Io gli rispondo che un pezzo no, non ci interessa, che per quelli c’è già il suo seguitissimo blog e noi invece vorremmo un confronto, anche aspro magari, sul tema che ha lanciato, il V-Day contro i giornali.
Gli prometto che però, ovviamente, tutte le sue risposte saranno riportate senza variazioni e senza alcuna censura, che ha la più assoluta libertà di dire quello che gli pare, che sono dispostissimo a mandargli i suoi virgolettati per approvazione a intervista scritta.
«Mah», dice lui, «non so, io non dò il mio meglio in queste cose».
Insisto, gli faccio presente che un confronto civile è il modo migliore per far crescere e circolare le idee, gli propongo di andarlo a trovare dove si trova e alla fine sembro parzialmente convincerlo: «D’accordo, facciamolo», dice, «ma non di persona. Mi mandi le sue domande via mail e io le rispondo subito dopo le feste».
Il giorno dopo mi metto al mio pc e una dopo l’altra snocciolo le domande.
Sono tutte molto semplici, anche se non a zerbino.
Gli chiedo ad esempio se non ritiene che i giornali e la Rete possano convivere, visto che la tivù non ha ucciso la radio.
Se non crede che grazie alla loro buona salute economica molti giornali possano fare anche ottime inchieste, e gliene elenco alcune di questo e di altri giornali. Gli faccio l’esempio di Mastella, su cui diversi giornali hanno fatto inchieste ampiamente riprese dallo stesso Grillo nel suo blog.
Gli chiedo dunque se non pensa che sia sbagliato mettere sullo stesso piano i quotidiani di partito inesistenti che prendono soldi direttamente dallo Stato e i giornali veri - magari perfino utili al dibattito sociale e al controllo sulla politica - che hanno solo detrazioni postali e contributi per la carta.
Gli chiedo se è consapevole che con l’abolizione totale e indistinta delle provvidenze probabilmente morirebbero voci come il Manifesto o come l’Internazionale, su cui lui stesso scrive una pagina ogni settimana, e gli chiedo se questo secondo lui sarebbe un passo in avanti per la nostra società.
Gli chiedo perché nel discorso di Capodanno ha esaltato come “ultimi giornalisti liberi” Biagi e Montanelli contrapponendoli a tutti gli altri, visto che anche Biagi e Montanelli scrivevano sui grandi giornali secondo lui servi e di “casta”.
Gli chiedo se in questo suo condannare senza eccezioni i giornali e i giornalisti ce n’è qualcuno che salverebbe, che secondo lui non fa parte della casta.
Gli chiedo se considera parte della casta anche quelle migliaia di giornalisti sottopagati e precari che ormai lavorano in gran parte delle redazioni.
Gli chiedo come può dire che tutti i giornalisti sono casta, visto che la grandissima parte di loro ha come unico privilegio il biglietto gratis ai musei, e per il resto si paga come tutti gli altri comuni mortali la casa, il cinema, il treno, l’autobus, il biglietto allo stadio e così via.
Già che ci sono, gli chiedo perché non risponde mai agli altri blog, visto che predica i blog come mezzo di comunicazione dell’avvenire.
Gli mando il tutto con una bella mail.
Passa la Befana, passano altri due giorni ma da Grillo nessuna risposta.
Gli mando un sms per ricordargli il nostro accordo, lui non risponde.
Gli mando un’altra mail copiaincollando la precedente, nel caso la prima si fosse persa.
Niente.
Questa mattina, 9 gennaio, gli telefono:
«Pronto buongiorno sono Gilioli de L’espresso, la disturbo?»«Certo, lei mi disturba sempre».
«Mi dispiace. Volevo sapere se ha visto le domande che le ho mandato…».«Certo che le ho viste e non intendo minimamente risponderle».
«Come mai?»«Perchè sono domande offensive e indegne».
«Mi scusi, ma non mi pare, sono solo domande. Servono a un confronto. Se lei mi dà le sue risposte per iscritto, io le trascrivo tali quali, le dò la mia parola».«No, non se ne parla neanche, lei non ha capito niente. Buongiorno».
«Buongiorno».
Da questa ridicola esperienza, deduco due o tre cose di cui credo di avere ormai la certezza.
Primo: Grillo ha una paura fottuta del confronto. Sa che il suo linguaggio apocalittico e assertivo non ha niente a che vedere con lo scambio di idee e con il dibattere. E’ chiuso nel suo monologhismo. Sa di non avere argomentazioni razionali forti per difendere le sue affermazioni a tutto tondo, sa che il confronto lo obbligherebbe a qualche sfumatura e sa che probabilmente le sfumature lo annienterebbero, visto che il suo successo è figlio della sua assertività.
Secondo: Grillo ha una strategia di comunicazione basata sul vittimismo da censura. Io gli avevo promesso tre o quattro pagine di intervista su “L’espresso”, lui ha preferito non apparire per poter dire che la grande stampa lo ignora e lo censura. Bene, visto che da qui al 25 aprile andrà strillando al mondo che i giornali non parlano del suo V-Day perché ne hanno paura, si sappia che questo giornale voleva concedergli ampio spazio ma che lui lo avrebbe accettato solo per monologare, per ospitare la sua invettiva, e non per un’intervista. Nemmeno il più tracotante politico della Casta, a fronte di una richiesta di intervista, risponde “O scrivo io da solo e senza domande o niente”.
Terzo: Grillo con ogni probabilità usa così tanto Internet - e detesta così tanto i giornali - proprio perché il blog gli consente questo non-confrontarsi, questo non-dibattere. Perfino Berlusconi - dopo i primi tempi in cui mandava le videocassette registrate ad Arcore - ha imparato a rispondere alle domande dei giornalisti. Grillo no. Grillo si trincera dietro Internet per non ricevere domande, per non confrontarsi. Per esaltare, come direbbe lui, le sue caratteristiche di “monologhista”.
Attenzione, ragazzi, perché se questo è il futuro della politica in Rete fa veramente schifo.
Ps. Il direttore di Internazionale mi corregge precisando che il suo giornale non prende provvigioni. Chiedo scusa per l’inesattezza.
PPs. Nell’impossibilità di rispondere a tutti su questo blog, prego chi volesse esporre argomentazioni o chiedere chiarimenti di contattarmi alla solita mail, a.gilioli@espressoedit.it. Vale anche per gli insulti. Grazie!


mercoledì, gennaio 09, 2008

Rifiutare le responsabilità...

Rifiutare le responsabilità...

In questi giorni ci troviamo immersi nei fatti di cronaca relativi all'emergenza rifiuti in Campania. Ritengo che il titolo giusto per questo mio post fosse proprio "rifiutare le responsabilità" perchè ritengo stia lì tutta la questione, per quello che posso capirne...

Chi è stato assente dalle responsabilità? Prima di tutto le istituzioni. E mi dispiace che Bassolino e la Iervolino non siano d'accordo. Uno è stato prima a lungo sindaco di Napoli e ora da 8 anni presidente di Regione, l'altra sindaco al secondo mandato. E così tanti altri sindaci dell'area.

Non c'è da stupirsi se la situazione si scoppiata, nessuno per eviatre di pedere consenso ha voluto creare discariche "vere" e termovalorizzatori. Per non scontentare gli amici degli amici che gestiscono le società di smaltimento non si è mai effettuata la raccolta differenziata. Penso anche perchè si sarebbe tolta una bella fetta di guadagni ai clan camorristici.

Certo, anche i cittadini devono fare la loro parte, ma se un comune non fa la differenziata il cittadino che può fare...???

Comunque chi volesse capirne di più su tutto, deve leggersi l'articolo di Roberto Saviano pubblicato sabato 5 gennaio scorso su la Repubblica, lo trovate a questo link.

Celebrazione del Giorno della Memoria anche a Chiesina Uzzanese

Celebrazione del Giorno della Memoria anche a Chiesina Uzzanese

Anche a Chiesina Uzzanese l'amministrazione comunale sta organizzando le celebrazioni per il Giorno della Memoria il prossimo 27 gennaio. Si celebrano appunto le vittime della shoa, il 27 gennaio 1945 infatti fu liberato il campo di sterminio di Auschwitz.

Le iniziative previste sono:
Sabato 26 gennaio
ore 10.00 presso la scuola media di via del Fiume incontro con Siro Borgioli, autore del libro, che racconterà agli studenti le sue esperienze di guerra. In seguito presentazione dei "racconti dei nonni" da parte degli alunni delle classi terze.
Domenica 27 gennaio
ore 11.30 Celebrazione della messa.
ore 12.15 Deposizione della corona al monumento ai Caduti di Piazza Vittorio Emanuele II.

sabato, gennaio 05, 2008

È successo in Iowa

È successo in Iowa

Fino a qualche mese fa nessuno ci avrebbe scommesso un centesimo, la strada per la candidatura da parte dei Democratici di Hillary Clinton sembrava tutta in discesa.

Ora con la vittoria in Iowa Barack Obama può diventare il candidato presidente per i democratici. Certo non è ancora detta l'ultima parola, anzi siamo solo all'inizio, solo una volta chi ha vinto le primarie nel primo stato è stato poi scelto come candidato.

Ma io continuo a sperarci, sarebbe un bellissimo segnale, non a caso tanti giovani ragazzi e ragazze hanno sostenuto e votato Obama in Iowa, forse perchè rappresenta l'unico vero candidato nuovo e che rappresenta un'alternativa credibile.

Di seguito vi riporto il suo discorso post-vittoria, e nei commenti trovate la traduzione apparsa oggi su La Repubblica.

mercoledì, gennaio 02, 2008

Corso di spagnolo presso la biblioteca comunale.

Corso di spagnolo presso la biblioteca comunale.

Il Comune di Chiesina Uzzanese organizza un corso di lingua spagnola.

Il corsi si terrà presso la biblioteca comunale a partire dal 22 gennaio. Prevede 1 lezione settimanale fino al 6 maggio.

Per iscrizioni o informazioni ci si deve rivolgere alla Biblioteca Comunale in via Vittorio Veneto 41, telefono 0572/48355. La biblioteca effettua il seguente orario: martedì - giovedì - venerdì dalle 14.30 alle 18.30; mercoledì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 17.30; sabato dalle 9.00 alle 13.00.

Le iscrizioni devono essere fatte entro il giorno 12/01/2008.