Roma e il sindaco dei poteri forti.
Roma e il sindaco dei poteri forti
Negli ultimi giorni il comune di Roma e la sua nuova amministrazione grillina sono al centro delle cronache per le tante dimissioni a raffica di persone scelte o nominate dal nuovo corso grillino.
Dopo ore di silenzio il raggio magico ha partorito una dichiarazione dove si dice che la colpa è dei poteri forti.
Ricapitoliamo: il sindaco nomina un capo di gabinetto con una procedura illegittima (si, era stato chiesto un parere all'autorità nazionale anti corruzione, peccato che la nomina sia stata fatta senza attendere la risposta) ed il capo di gabinetto si dimette.
Il sindaco nomina un assessore al bilancio e l'assessore si dimette.
La giunta scelta dal sindaco nomina un amministratore dell'azienda dei rifiuti che si dimette.
Tre dimissioni colpa dei poteri forti.
Quindi le cose sono due: o i poteri forti non c'entrano nulla o il sindaco è nei poteri forti.
Perché se tre persone a te legate (due scelte da te) si dimettono dopo poche settimane è evidente che i poteri forti c'entrano poco. O se sono coinvolti è tramite chi fa le scelte.
I poteri forti sarebbero l'autorità nazionale anti corruzione a cui era stato chiesto un parere?
I poteri forti sarebbero quelli che hanno fatto dimettere la capo di gabinetto che si è dimessa prima che il sindaco formalizzare le dimissioni annunciate alle 5 del mattino?
I poteri forti sono forse quelli che hanno fatto dimettere un assessore scelto dal sindaco e di cui il sindaco si fidava? Ma per favore...