scrivimi@carlocortesi.it

giovedì, gennaio 12, 2012

Sul referendum elettorale.

Sul referendum elettorale.


Alla luce della bocciatura dei referendum da parte della corte costituzionale mi sento di dire brevemente la mia.

Ero convinto di avere già scritto qualcosa quando imperversava la raccolta delle firme. Lo faccio ora post decisione della suprema Corte.

Allora.... Io l'avevo anche già detto nelle riunioni di Partito nelle settimane scorse. Era chiaro, anzi chiarissimo, che la Corte avrebbe bocciato i referendum non ammettendoli. E io non sono un giurista, sono un laureato triennale di Scienze Politiche che ha dato un esame di istituzioni di diritto pubblico dove s'insegna e si dovrebbe imparare che la corte costituzionale non ammette un referendum se la sua approvazione crea un vuoto elettorale. Questi erano referendum abrogativi di una legge elettorale... Era chiaro che non li avrebbero ammessi.

Le speranze dei referendari erano legate alla reviviscenza della legge mattarella all'abrogazione della Calderoli. Questo principio nell'ordinamento e nella giurisprudenza italiani non esiste, salvo nei casi (ma si parla sempre di giurisprudenza se non erro) in cui sia proprio la Corte a dichiarare incostituzionale una legge.

Quindi confermo il mio pensiero sui promotori nazionali dei Referendum. Hanno approfittato della buona fede dei cittadini e dei tanti che si sono impegnati nella raccolta per fare i loro porci comodi di pubblicità e promozione personale soffiando anche sull'antipolitica. Io non ce l'ho con chi ha firmato, ci mancherebbe, ma con chi ha promosso questi referendum sapendo che sarebbero stati bocciati si.

E ora??? Ora la legge va cambiata indipendentemente dal referendum. Il PD ha la sua proposta. Speriamo che il Parlamento riesca a fare qualcosa...

(E comunque i commenti di Di Pietro dimostrano quanto sia un soggetto pericoloso)