Diario dalla Calabria...
Diario dalla Calabria...
Di ritorno dalle due settimane in Calabria pubblico qui di seguito il diario scritto da me e inviato a Maurizio Pascucci per la mailinglist dei Campi di Lavoro.
Anche quest'anno è stata un'esperienza unica, davvero bella e ricca di emozioni. La compagnia è stata speciale e spero di rivedere presto tutti.
Le foto fatte da me le trovate a questo link su flickr.
Buona lettura.
Pentedattilo, Melito porto salvo (RC) - Oggi 31 luglio i 14 volontari hanno potuto toccare con mano i terreni confiscati e assegnati alla cooperativa Rinascita. Ci ha accolto Beppe Toscano dell'Associazione Pro-Pentedattilo che ci ha fatto fare una breve visita della villetta confiscata e che rientra nei progetti di recupero, questo finanziato direttamente dal Comune di Melito. La coop Rinascita è di tipo A e svolge l'attività di coltivazione della terra principalmente come terapia per i ragazzi seguiti dal Centro d'Igiene Mentale. Giunti sui campi abbiamo raccolto pomodori, pulito dalle erbacce le piante di melanzane e di pomodoro. Alle 11.00 breve riunione con Masurizio e Francesca e Giuseppe Fanti dell'Arci di Reggio Calabria per poi lasciare i terreni.Dopo un ottimo pranzo, preparato da una volontaria di Pro-Pentedattilo visto che con le 21 guide belghe siamo 39 a pranzo, ci siamo riposati per qualche ora per poi andarre a visitare il vecchio borgo di Pentedattilo con Beppe Toscano, una storia davvero interessante e un esempio di utilizzo intelligente dei fondi che l'Unione Europea stanzia per la Calabria. Sono state infatti recuperate case e strade del paese rendendolo un piccolo gioiello della costa calabrese, anche se c'è ancora tanto da fare.
Pentedattilo, Melito di Porto Salvo (RC). 1 agosto 2008 - Anche stamani abbiamo lavorato sul campo, la strada per arrivarci non è lunga ma è ripidissima e non asfaltata, o sterrata o di cemento, difficile da raggiungere con le macchine "normali". Stamani abbiamo continuato a estirpare l'erba dai solchi di pomodori, lavoro quasi ultimato.Nel pomeriggio dopo aver salutato le 21 scout belghe alle 17.30 abbiamo avuto un'interessante incontro-tavola rotonda con il Capitano Panebianco, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Melito Porto Salvo, Antonio Marrà dello Spi-Cgil e il giornalista Danilo Chirico. L'incontro è stato davvero interessante, siamo andati a diritto fino alle 20.00, poi il Capitano ci doveva salutare.Sono importanti questi incontri perchè fanno capire quanto sia dura fare il tutore della legge in territori difficili come la Calabria.La cosa più significativa è stata detta riguardo ai fatti accaduti a Melito lo scorso 6 giugno quando un bambino di3 anni è stato gravemente ferito alla testa durante un fallito attentato da parte di due "criminali comuni" che volevano rispondere così alla reazione di un signore che mesi prima per rispondere alle loro offese subite in un locale gli sparò contro, dopo essere andato a prendere la pistola (regolarmente registrata) a casa. Questo è l'indice di come certi fenomeni anche se non direttamente 'ndranghetisti sono il frutto di una mentalità mafiosa che purtroppo si radica nella popolazione, certo non tutta, che fa sembrare "normale" reagire a un offesa non a parole ma sparando.Domattina torneremo sui campi, magari iniziamo a lavorare anche intorno alla villa.
Pentedattilo, Melito Porto Salvo (RC). 2 agosto 2008 - Si sta per chiudere la prima settimana di lavoro del secondo Campo calabrese.
Lunedì infatti il gruppo scout del Viareggio 5 lascerà il campo ed arriveranno gli scout da Prato.
Anche oggi si è lavorato sul campo, liberando i solchi delle melanzane dalle erbacce, stamani erano sul terreno con noi anche i ragazzi della Coop. Rinascita.
Il caldo è davvero forte, un caldo e un sole che ti asciugano dentro dalle energie e delle forze ma la voglia di fare è tanta e si va avanti. Anche perchè ci troviamo in una terra bellissima.
Visto l'avvicinarsi della fine del Campo questo pomeriggio siamo tornato a lavoro, non sul terreno ma intorno alla villetta che rientra nei beni confiscati agli Iamonte e assegnati alla cooperativa, abbiamo pulito il giardino accanto alla villa, due ore faticose sotto il sole del pomeriggio ma proficue.
La sera incontro con Piero Milasi, ex capo-AGESCI ora imprenditore locale che opera non solo nella provincia di Reggio Calabria libero dai condizionamenti della 'ndrangheta. Con lui c'erano Beppe Toscano dell'associazione Pro-Pentedattilo e Nino Rodà, ex-sindacalista della FILLEA-CGIL a Genova emigrato da Pentedattilo 40 anni fa ma rimasto legato alla sua terra.
Un incontro interessante per capire come, purtroppo con difficoltà, sia difficile lavorare liberi dalla mafia e nel rispetto dei diritti dei lavoratori.
Anche stasera all'ostello c'era il problema dell'acqua, sia quella del comune, che arriva solo la sera, che quella dell'autoclave dell’ostello (non potabile) erano finite e quindi i rubinetti erano a secco, per fortuna eravamo ben forniti.
La Calabria avrebbe bisogno di acquedotti e non di ponti sullo stretto!!!
Pentedattilo, Melito di Porto Salvo (RC). 3 agosto 2008 – Oggi la nostra domenica calabrese è stata un mix di cultura e riposo.
Partiti alle 8.30 dall’ostello con il furgone e una macchina siamo andati a Reggio Calabria per visitare il Museo Nazionale della Magna Grecia, che ospita fra le tante opere i Bronzi di Riace.
Purtroppo l’aria condizionata non esisteva all’interno del museo salvo che per due-tre stanze, forse anche a causa dei tagli alla cultura si deve risparmiare sull’elettiricità.
Abbiamo preso una guida che dopo averci illustrato i tanti reperti c’ha accompagnato al piano interrato dove sono conservati i due Bronzi di Riace. Due opere davvero bellissime e impressionati viste dal vivo.
Finita la visita al museo siamo ripartiti per Melito, dopo aver fatto la spesa per il pranzo al sacco.
Arrivati a Melito siamo andati in spiaggia, spiaggia e acqua bellissime e pulite. siamo stati senza ombrellone e quindi per non essere sopraffatti dal caldo e dal sole siamo stati quasi sempre sul bagno-asciuga, quando non eravamo in acqua visto che in media abbiamo fatto un’oretta e mezzo di bagno a testa.
Qui a Melito, come in tutta la Calabria il mare è davvero bello e i prezzi sono onesti, per la serie ombrellone e due sdraio a 10€ al giorno, prezzi solo sognati in Toscana.
Alle 18.00 abbiamo lasciato la spiaggia per tornare a Pentedattilo e partecipare alla messa nella chiesa antica del paese, con noi c’era anche il gruppo scout Agesci di Caltagirone che lavorerà per una settimana al paese, questo campo è organizzato dall’associazione Pro-Pentedattilo. Prima di cena abbiamo fatto due chiacchere insieme anche per illustrare loro il nostro progetto.
Finita la cena balli popolari con fisarmonica e tamburello. siamo andati in una piccola piazza del paesino e si sono uniti a noi, oltre agli scout siciliani, diversi abitanti del posto. Certo è stata dura interpretare i passi dei balli popolari, ci siamo buttati su una bella quadriglia.
Domattina lavoreremo anche noi nel paese vecchio.
Pentedattilo, Melito di Porto Salvo (RC). 4 agosto 2008 – Oggi è stato un lunedì di ripresa dei lavori, ma visto che oggi pomeriggio gli amici del Gruppo Scout Viareggio 5 ripartivano per la Toscana abbiamo deciso di andare a lavorare al paese vecchio di Pentedattilo per dare anche a loro la possibilità di lavorare almeno una mattinata al paesino.
Sono saliti con noi a lavorare al borgo vecchio anche gli scout del Caltagirone 1 che da stasera rimaranno a dormire alla degusteria accanto all’ostello.
Il lavoro al paese si suddivide in più operazioni, un gruppo si preoccupa di lavorare nell’area del vecchio castello della Famiglia Alberti, altri aiutano Carlo, un ragazzo che lavora con l’associazione Pro-Pentedattilo, a intonacare una casa mentre un terzo gruppo lavora presso un’altra casa per interrare un tubo per l’acqua piovana.
Il lavoro è duro, infatti nel paese arroccato sotto le cinque dita rocciose non c’è praticamente ombra.
Verso le ore 11.00 Francesca e Carlo accompagnati, anzi guidati, da Pino sono andati a raccogliere un po’ di fichi d’india di cui la rocca è piena, è un vero peccato vedere che la maggior parte dei frutti va persa. è stata un’operazione curiosa ma complicata e nonostante tutte le precauzioni alla fine tutti e tre erano con le mani piene delle spine dei frutti.
Dopo pranzo abbiamo fatto la verifica finale, ovviamente solo per chi era in partenza. Le impressioni sono state molto buone e i commenti positivi, peccato che il lavoro del Consorzio sulle terre sia solo all’inizio e quindi non è stato possibile portare a casa nessun prodotto finito ma abbiamo cercato di rimediare regalando agli 8 scout un barattolino con la terra del Campo e tre pinoli, per seminare la legalità e farla germogliare anche al ritorno a casa...!
Subito dopo la partenza degli amici versiliesi è arrivato il Gruppo Prato 1, dopo aver posato gli zaini ed essersi fatta una doccia, anche per recuperare dal duro viaggio in treno conclusosi con 4 ore di ritardo, Beppe Fanti gli ha berevemente presentato nel dettaglio il programma.
Subito dopo, alle 18.30, abbiamo incontrato, con Nuccio Quattrone presidente del Consorzio Terre del Sole e Beppe Toscano dell’associazione Pro-Pentedattilo, il Dottor. Rodolfo Palermo, Giudice presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria.
Anche questa volta la cosa era troppo interessante ed a causa delle tante domande abbiamo finito alle 20.30, com mezz’ora di ritardo.
Finita la cena dopo poco siamo andati a riposare, eravamo tutti stanchi ma contenti di ripartire con un’altra settimana di lavoro.
Pentedattilo, Melito di Porto Salvo (RC). 5 agosto 2008 – Stamani i nuovi arrivati del gruppo scout di Prato hanno messo piede per la prima volta sui terreni assegnati al consorzio.
Arrivati sul campo c’erano ad aspettarci i ragazzi della Cooperativa Rinascita che stavano raccogliendo i pomodori e le melanzane. Ci siamo divisi in due gruppi, uno che aiutasse a dividere e incassettare i pomodori “buoni” insieme ai ragazzi della Coop, l’altro gruppo si preoccupava di estirpare le erbacce fra i solchi dei pomodori e delle melanzane.
Il lavoro è duro perchè il sole picchia forte e di fatto già dalle ore 11.00 è abbastanza difficile lavorare.
Lasciati i terreni abbiamo dovuto fare una tappa forzata al mare a Melito, infatti all’ostello l’acqua era già del tutto assente dalla prima mattina, per farci la doccia siamo così andati in spiaggia e dopo un obbligato tuffo in mare, l’acqua è troppo bella per non tuffarsi, ci siamo fatti la doccia a una pubblica nella spiaggia libera del lido.
Dopo pranzo è arrivato in ostello Beppe Toscano, assai indispettito del fatto che dalle ore 10.00 gli assicuravano che sarevbbe passata la cisterna della protezione civile per caricare le cisterne dell’ostello. Per fortuna alle 17.00 è arrivato un mezzo della protezione civile, ma invece dei necessari 6000 litri ce ne hanno lasciati poco più di 2000, dobbiamo usare l’acqua con molta parsimonia. Per fortuna però per quella potabile, presa da fontane a Melito, non ci sono problemi!
La cosa clamorosa è che a 100 metri da Pentedattilo c’è un deposito d’acqua da 200.000 litri... peccato non sia collegato al deposito del paesino! Forse il collegmaneto verrà fatto in questi giorni.
Risolto il problema idrico abbiamo incontrato il Tenente Danilo, comandante della Tenenza della Guardia di Finanza di Melito, il suo Luogotenente, Gianni Pensabene presidente della piattaforma sociale dello stretto ed ex assessore giunta Falcomatà a Reggio e Francesca Laganà presidente della Coop. Rinascità.
L’incontro è andato bene, faceva impressione vedere un ragazzo della nostra età, 23 anni, che appena uscito dall’Accademia dell G.d.F. viene inviato a comandare una Tenenza in un territorio difficile come la Calabria. Da tutti noi gli sono arrivati i migliori auguri di buon lavoro.
Dopo cena serata musicale animata dalle chitarre dei due gruppi scout presenti qui.
Pentedattilo, Melito di Porto Salvo (RC). 7 agosto 2008 – Anche stamattina lavoro sui campi, arrivo alle 8.15 circa ed oggi erano a lavorare con noi anche i ragazzi della Coop Rinascita.
Il lavoro principale è diventato l’estirpazione delle piante secche di pomodoro, esauriti i pomodori da raccogliere le piantine ormai secche vanno tolte, senza però rovinare il telo di nailon che serve per tenere lontane le erbacce.
Inoltre, i ragazzi della Coop hanno raccolto gli ultimi pomodori utilizzabili, raccolto delle melanzane e alcuni peperoni, che sono di due tipi.
Veniva a comprare questa verdura un’altra cooperativa del consorzio Terre del Sole, coop di Reggio Calabria.
Al campo ci hanno raggiunto con Beppe Fanti anche due ragazzi, Claire e Marco, della Parrocchia di Santo Stefano in pane di Rifredi, ora il campo ospita 23 ragazzi e ragazze.
Tornati a casa, dopo il bagno al mare e la doccia, siamo ritornati in ostello per il pranzo, ottimo come sempre.
Nella difficoltà della carenza di acqua la necessità di fare la doccia al mare, dopo un piccolo e veloce bagno in mare, è diventata un appuntamento davvero bello, il mare è speciale e anche cinque minuti di bagno rigenerano dopo una mattinata di lavoro.
Nel tardo pomeriggio, dopo che gli scout del Prato 1 hanno visitato il vecchio paesino di Pentedattilo, abbiamo raggiunto il Comune di Melito Porto Salvo per incontrare il Sindaco Iaria, era con noi anche il gruppo Agesci Caltagirone 1.
L’incontro è stato veloce ma interessante, il Comune di Melito è riuscito a ridestinare tutte le proprietà e beni confiscati a lui assegnati, un primato importante visto che l’inutilizzo di tali beni per anni e anni rende meno efficace lo strumento della confisca.
Inevitabile domanda al Sindaco sulla carenza di acqua. Il primo dato significativo è che in questa parte della calabria, essendo una delle regioni più aride del mediterraneo, non piove da SEI mesi ed ormai le falde acquifere sono ai minimi storici. Inoltre il consumo procapite di acqua dei cittadini di Melito è il doppio rispetto al consumo medio nazionale, una cosa poco comprensibile in una situazione difficile come questa.
Dopo cena abbiamo festeggiato il compleanno di un ragazzo del gruppo di Caltagirone, torta buonissima, come tutti i dolci calabresi del resto.
Poco dopo a nanna, la stanchezza inizia a farsi sentire.
Pentedattilo, Melito di Porto Salvo (RC). 8 agosto 2008 – Questa mattina sono andati al lavoro sui campi solo i ragazzi della Parrocchia di Rifredi e Carlo, infatti il gruppo scout di Prato oggi pomeriggio doveva andare via ed è rimasto in ostello per sistemare, preparare gli zaini e dare una mano a Roberta in cucina.
Da due giorni mentre lavoriamo sul campo passano in volo continuo due Canadair che vanno a rifornirsi di acqua al mare, la zona è infatti colpita da numerosi incendi in questi giorni. Proprio stamani arrivati sul terreno ci siamo accorti che da dietro il paesino di Pentedattilo si levava una colonna di fumo a causa di un incendio, dopo poco però è sparita, l’incendio è stato domato senza l’uso degli aerei.
Oggi era particolarmente caldo, quando al sole calabrese si somma l’afa il clima diventa davvero impossibile, infatti prima delle 11.00 abbiamo smesso di lavorare e, dopo la merenda che ogni mattina Mario della Coop Rinascita ci offre, siamo saliti per andare al mare con il furgone per farci la doccia.
Nel pomeriggio sono passati a trovarci alcuni ragazzi della Fondazione Angelo Frammartino che venivano da Corleone ed erano diretti a Caulonia per i due giorni di festa organizzati dall’Arci e dalla fondazione nell’anniversario della morte di Angelo.
Dopo una chiacchierata li abbiamo portati a visitare la villa confiscata e assegnata al consorzio e subito dopo siamo saliti al borgo vecchio di Pentedattilo. Anche loro sono rimasto sbalorditi dell’iper attività che gli amici dell’associazione pro-pentedattilo riescono a fare per tutto l’anno.
Sono rimasti nostri ospiti a cena e ci siamo salutati, dandoci appuntamento a domani proprio a Caulonia.
Pentedattilo, Melito di Porto Salvo (RC). 9 agosto 2008 – Oggi sabato 9 agosto è l’ultimo giorno di lavoro sul campo insieme ai ragazzi della Cooperativa Rinascita.
Infatti, se noi torniamo a casa martedì prossimo per loro questo sabato è l’ultimo giorno di lavoro prima delle ferie estive.
Di fatto la maggior parte del lavoro è fatto, abbiamo finito di sradicare le vecchie piante di pomodoro ormai secche e abbiamo raccolto qualche cassetta di pomodori dagli altri filari di piante e un paio di cassette di melanzane, anche per utilizzarle noi all’ostello.
Finito il lavoro ci siamo salutati e abbiamo fatto una foto tutti insieme, sicuri che questi giorni di lavoro insieme hanno lasciato un profondo ricordo positivo sia a noi che ai ragazzi della Coop.
Di ritorno in ostello ci siamo riposati un po’ dopo pranzo e per le 16.00 siamo partiti con Beppe Fanti e Emiliano, un compagno dell’Arci di Reggio, verso Caulonia per una serata organizzata dalla fondazione Angelo Frammartino.
All’inizio non comprendevamo perchè partire 2 ore prima per fare 100 km di strada statale, dopo poco il motivo si comprende benissimo.
Caulonia si trova, proveniendo da Reggio, sulla costa Jonica dopo Locri e Gioiosa Jonica, l’unica strada che ci arriva è la Reggio-Taranto. Di fatto la strada statale 106 che da Reggio Calabria arriva a Taranto, percorrendo tutta la bellissima costa jonica è, per pochissimi tratti, una statale e per la maggior parte una strada paesana come quelle che appunto attraversano i paesi. Quindi ingressi sia di strade secondarie che private, negozi, un incendio in corso con i Vigili del Fuoco all’opera, e via così. Ci siamo fermati a prendere una granita sul lungo mare di Siderno e dopo quasi 2 ore siamo arrivati a Caulonia.
Ci siamo piazzati allo stand dell’ARCI, all’inizio non c’era molta gente nel bel parco ricco di vegetazione di Caulonia ma dopo poco la serata si è movimentata, anche perchè di solito qui prima delle 21.30 non si esce di casa la sera.
Un’altra cosa che colpisce di questa zona della Calabria è la ricchezza d’acqua, che invece nell’area grecanica dove siamo noi è quasi inesistente.
Visto il viaggio che ci attendeva siamo partiti presto, intorno alle 23.30, e forse il viaggio di ritorno è stato anche più movimentato dell’andata, perchè oltre al solito principio d’incendio, abbiamo trovato due feste paesane, a Siderno e Gioiosa Jonica. Ci spiegava infatti Emiliano mentre guidava la macchina che in Calabria è tradizione celebrare la Madonna o altri Santi proprio il secondo fine settimana di agosto. Attraversando i paesi in festa, sempre lungo la statale, si procedeva a passo d’uomo. Ma discutendo con Marco, il ragazzo della parrocchia di Firenze, del pensiero di Don Milani le 2 ore scarse di viaggio sono passate bene.
Siamo andati subito a letto davvero stanchi, per fortuna domani giornata di riposo con una giornata dedicata al bel mare di Melito.
Pentedattilo, Melito di Porto Salvo (RC). 10 agosto 2008 – Ultima domenica per il secondo campo di lavoro calabrese.
Stamattina ci siamo svegliati “tardi” intorno alle 9.00, siamo andati al mare con Pino e la sua famiglia. Pino è un signore qui di Pentedattilo che da una mano all’associazione mentre sua moglie fa la cuoca all’ostello, cucinando divinamente.
Il mare è bello ma è caldo, abbiamo dovuto comprare due ombrelloni, nel viaggio però Pino ha forato e così Niccolò e Carlo l’hanno aiutato a sostituire la ruota.
Arrivati al mare subito un bel bagno e dopo 3-4 ore in spiaggia verso le ore 16.30 siamo andati via.
Oggi a Pentedattilo era un giorno di festa, si celebravano i 50 anni dall’incoronazione del ritratto della Madonna di Porto Salvo.
Forse anche per “celebrare” degnamente la festa da stamani è ritornata l’acqua in paese, per ora in ostello non è ancora utilizzabile per via della bassa pressione ma da domani la cosa dovrebbe tornare alla normalità.
Tornando alle celebrazioni della Festa, alle 18.00 è partita una piccola processione dalla chiesa del paese vecchio per l’anfiteatro dove veniva celebrata la Messa.
Alla processione, oltre a tanta gente arrivata da Melito e dai comuni vicini, era presente anche la banda di Riace.
La cerimonia ci ha lasciato un po’ diciamo “perplessi”. In questi casi infatti si percepisce poco il confine fra la liturgia e il folclore o credenze popolari.
Certo anche queste cose sono importanti, sono momenti in cui si ha la possibilità di conoscere peculiarità particolari del mondo calabrese che è ricco di sfaccettature interessanti.
Dopo cena esibizione di un gruppo musicale con canti e balli popolari con i costumi locali, una serata carina conclusa dai fuochi d’artificio.
Pentedattilo, Melito di Porto Salvo (RC). 11-12 agosto 2008 – La partenza è ormai prossima. Lunedì mattina Carlo, Claire e Marco sono andati con Pino a fare un giro nel borgo vecchio, l’idea era di andare a lavorare ma ci siamo svegliati tutti tardi ed era inutile andare a lavoro dovendo essere all’ostello per le 11.30.
Abbiamo avuto però la possibilità di visitare bene il piccolo borgo vecchio salendo su fino in cima alla rocca dove ci sono i ruderi del castello della Famiglia Alberti, da lì il panorama è davvero bello!
Nel pomeriggio, tardo pomeriggio, abbiamo avuto l’ultimo incontro in programma per il Campo con lo scrittore Maurizio Marino e alcuni rappresentanti del Forum del terzo settore del Comune di Melito, ovvero la Presidente della Coop. Rinascita e un Socio della stessa e due rappresentanti di un neonato circolo culturale di Melito.
L’incontro è stato interessante, conoscere che anche a Melito si cerca di fare qualcosa per rilanciare la cultura in una terra ricchissima di storia è davvero bello.
L’idea è che in un prossimo futuro nell’attività stessa del Circolo possa rientrare anche la promozione dei Campi di Lavoro sui terreni confiscati alla ‘ndrangheta con la speranza che anche ragazzi e ragazze calabresi si “sporchino” le mani con queste terre riscattate dal crimine organizzato.
La sera dopo cena siamo scesi a Melito per mangiarci una bella granita, la migliore è senz’altro alla fragola con la panna montata.
Passeggiando per il lungomare Beppe Toscano dell’Associazione Propentedattilo ci diceva come Melito sia stato per due volte il punto di approdo per Giuseppe Garibaldi e le sue truppe di volontari che si battevano per la riunificazione dell’Italia! Infatti sul lungomare si sta costruendo un monumento celebrativo dei due sbarchi.
Martedì mattina il dispiacere di partire era quasi superiore alla stanchezza… Dopo la colazione abbiamo iniziato a rimettere in ordine ed a pulire l’ostello, le camere e la cucina, operazione conclusa dopo pranzo.
Alle 15.00, dopo aver salutato Roberta che ci ha cucinato piatti buonissimi per tutte e 2 le settimane, siamo partiti con Sandro alla volta di Melito per prendere il treno per Reggio Calabria.
Arrivati a Reggio abbiamo lasciato i bagagli alla sede dell’ARCI dove ci aspettava Beppe Fanti, avendo il treno alle 20.30 abbiamo fatto un giretto per il centro, Claire e Marco essendo arrivati dopo ne hanno approfittato per andare ad ammirare i Bronzi di Riace al Museo sulla Magna Grecia.
Tornati all’ARCI abbiamo salutato Beppe Fanti e ci siamo avviati alla stazione.
Il treno è partito puntuale ma a Villa San Giovanni è stato fermo circa 40 minuti, un ritardo che si è portato fino a Firenze Campo di Marte.
Salendo verso casa veniva da riflettere, in un certo senso abbiamo percorso nei due sensi il viaggio fatto da Garibaldi e dalle sue truppe per unire l’Italia. Forse di questo ha davvero bisogno il nostro paese, di quella cosiddetta “solidarietà nazionale” che non dipinga il meridione come un peso, come una terra persa ormai in mano alle mafie ma come una risorsa importantissima per il nostro paese, una terra che si deve riscattare dal giogo e dall’oppressione della mafia, speriamo di aver contribuito a questo. Anzi, ne siamo certi.
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