Qualche considerazione sulle ultime questioni che riguardano il PD...
Qualche considerazione sulle ultime questioni che riguardano il PD...
In questa calda estate, assistendo alla fine del berlusconismo, fine drammatica per i carissimi risvolti che sta avendo nel e sul paese, il Pd deve riaffermare ora il suo ruolo di guida dell'opposizione e una candidatura autorevole per la guida del Governo domani.
In tutto questo la proposta di Bersani di lavorare per ricreare una, necessaria, alleanza per presentare una valida alternativa alla destra mi pareva un'ottima cosa.
Su questo voglio però fare alcune valutazioni brevi e schematiche:
- prima di tutto, partendo dalle proposte programmatiche del Pd, c'è da capire chi è disposto a sostenerle ed a condividerle (documenti approvati dall'ultima assemblea nazionale),
- stabilire delle priorità, fra cui devono esserci il rilancio dell'occupazione e maggiori investimenti nella formazione, istruzione e ricerca,
- con quali forze fare tutto questo? Beh, direi che i primi punti detti prima farebbero già una bella scrematura. Di sicuro però direi no Fini (lui va bene per una convergenza per una nuova legge elettorale, nulla di più). Sull'Udc ho i miei dubbi, così come sulla Fds, entrambi molto lontani su tanti punti. Mettiamoci a un tavolino e parliamone.
- sul leader, se ci saranno le primarie di coalizione, il Pd candiderà il proprio segretario, così riporta lo statuto. Certo le regole in politica non sono tutto, però ignorarle a piacimento non lo accetto.
Sulla leadership s'aprirebbe una lunga discussione, provo a esaurirla così.
Se Vendola si vuol candidare ne ha pienamente il diritto, solo mi permetto di osservare che qualche mese fa a chiesto ai pugliesi un mandato di altri cinque anni, mi parrebbe poco credibile abbandonarli perché sta passando un treno migliore.
Chiamparino e altri, le regole del Pd le conoscevano, volevano correre per la segreteria e quindi per la guida della coalizione? Si candidavano al congresso e si stava a vedere. Troppo comodo svegliarsi ora. Magari perché fra qualche mese non si saprà più che fare.
Su altri giovani pretendenti, penso che sarebbe bene comunicare per amministrare, e non amministrare per comunicare. Anche perché, alla lunga, i cittadini premiano gli amministratori bravi e capaci. I comunicatori alla lunga stancano.
E non mi va di aggiungere altro. Certo, di cose da dirne ce ne sarebbe tante. Ma stare a disquisire su quanto pesi un mix di disponibilità di budget, sfruttamento delle correnti e minoranze, legami e fedeltà ai leader nazionali e aggancio alle vecchie coalizioni che ora si spregiano, mi parrebbe una perdita di tempo. Le cose serie sono altre.
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