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venerdì, maggio 16, 2014

C'era una volta un capogruppo.

C'era una volta un capogruppo.

Anno 20..., si avvicinava la scadenza elettorale per le elezioni amministrative a Chiesina Uzzanese e, come spesso succede (per non dire sempre), si riaccendevano le passioni e le voglie di fare di tutto pur di fare parte del consiglio comunale, magari pure fare l'assessore. Il sindaco poi....

La maggioranza arrivava alle elezioni un po' sfilacciata, si era discusso molto e deciso poco sul candidato sindaco, alla fine era stato deciso il candidato e ci si avviava alla scelta delle liste per il Consiglio comunale.

Il giovane capogruppo era arrabbiato, non condovideva diverse scelte fatte dalla Giunta, si sentiva superato e pativa la supremazia di Giunta e Sindaco sul suo gruppo consiliare, gruppo consiliare prettamente politico perché politica era la lista, il capogruppo rappresentava non se stesso ma tutta la coalizione e tutti i suoi partiti.

C'era una cosa in particolare che dava fastidio al capogruppo: aver scelto di spendere tanti soldi in un'unica opera pubblica, nonostante le insistenze per rivedere il progetto non era cambiato molto. Era solo che il Sindaco e la Giunta ci tenevano molto a quella opera, era il modo giusto per presentarsi alla cittadinanza e per dire "noi abbiamo risistemato la casa di tutti i cittadini". Ma il povero capogruppo continuava a non esserne convinto.

Successe così che dopo aver retto 5 anni, dopo aver guidato la maggioranza nel gruppo consiliare, dopo averne rappresentato le forze politiche all'interno del Consiglio il capogruppo si stufò. E disse basta. Disse basta a tutta la maggioranza e si dimise.

Era però talmente stufo di tutto che pensò bene di candidarsi a Sindaco. E con una lista civica che non era di destra o di sinistra, era civica. Perché si, è vero, per 5 anni aveva rappresentato non uno, ma tutti i partiti della sua maggioranza ma ora si era accorto che la salvezza era una lista civica fuori dai partiti.

Va beh, che saranno 5 anni... è vero, si è accorto dell'errore a un mese dalla presentazione delle liste.... ma si sa, è meglio essere sicuri e riflettere bene.

Vennero le liste, arrivarono le elezioni.....

2 Comments:

Anonymous Luciano Magnaghi said...

????????

4:07 PM

 
Anonymous Ing.Luciano Magnaghi said...

Ringrazio Carlo Cortesi per il bel racconto scritto per Giada Gabbrielleschi e spero che come tutti i bei racconti abbia un bel finale : ed amministrarono per 5 anni facendo felici e contenti i concittadini.
Devo riconoscere che il racconto rispecchia la realtà delle cose, e non solo in linea di principio, ma arriva a far trarre al lettore delle conclusioni errate.
Si vorrebbe far passare Giada come un'arrivista e scalatrice nel mondo della politica, come a Chiesina ce ne sono tanti, ma non è così.
Giada è stata coerente, coraggiosa e indipendente.
Ha manifestato senza paura e senza mezzi termini le sue idee, ha contestato delle scelte che non condivideva , ben conscia di attirarsi l'antipatia e l'insofferenza dei colleghi e di quella parte della popolazione che condivive e applaude a scatola chiusa qualsiasi cosa venga fatta dalla sua parte politica ( o meglio partitica).
Il fatto di non voler aderire ad un progetto che ha assorbito la maggior parte delle risorse finanziarie che lo scellerato patto di stabilità aveva lasciato all'amministrazione, mi sembra un atto di estrema maturità e senso civico. Se si considera poi che le attività di progettazione , direzione lavori e altre necessarie all'esecuzione dei lavori sono state aggiudicate agli amici degli amici senza utilizzare le risorse interne al Comune o quelle esistenti nel territorio, si capisce facilmente perché una persona che conosce profondamente la materia si sia irrigidita di fronte agli sprechi. Ma Giada ha coerentemente portato avanti la sua battagli per tutti gli anni del suo mandato, rispettando gli impegni presi con gli lettori che sono vincolanti per chi possiede onestà intellettuale .
Quando poi la sua opposizione ha cessato di essere necessaria ha dato le sue dimissioni e ha scelto il giorno più indicato: il giorno dell'inaugurazione del progetto che le Lei non aveva condiviso. Mai giorno per dimettersi è stato più azzeccato.
Il suo coraggio e la sua coerenza si è ulteriormente evidenziata quando ha deciso di partecipare con una sua lista , prettamente civica, alle prossime elezioni. Ben sapendo che sarebbe stata fatta segno di commenti acidi, insulti gratuiti: la sua è una lista KEBAB (caduta di stile imperdonabile di un politicante del territorio), minacce di tipo mafioso sulla pubblica piazza riguardo la sua attività professionale (non ti verrà più permesso di aprire neanche una finestra quando presentati i tuoi progetti ).
Giada non ha bisogno e non vuole appoggi politici; non è ricattabile e non vuole diventarlo accettando protezione partitiche , ha il sostegno di una squadra di amici che condividono le sue tesi, squadra ricca di cultura, esperienza, fanrasia , onestà e tanta voglia di fare.
Eppure continuano gli attacchi. Che Giada faccia veramente paura .....?

4:43 PM

 

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