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venerdì, dicembre 21, 2012

Primarie allo zenzero.


Primarie allo zenzero.

Ci siamo. Era troppo bello per essere vero. Non potevamo stare senza primarie anche sotto le feste.
La volontà della maggioranza berlusconiana di non cambiare il porcellum ci farà rivotare con le liste bloccate e, soprattutto, con un sistema che molto probabilmente porterà ad un altro pareggio al Senato.

A tutto questo il PD si è opposto con una sua proposta di legge, da settembre 2011, che assicurava la scelta dei parlamentari, con i collegi uninominale.

Ora che la legislatura si avvia ad una veloce (veloce.... appena sono in comodo Monti e Berlusconi) conclusione anticipata nonostante i tempi stretti il PD farà scegliere ai propri elettori i parlamentari.

Su tutto questo due considerazioni veloci:

- i tempi sono stretti ma alternative non esistevano. Anche col voto al 24 febbraio non avanza nulla. La presentazione di due liste regionali non è una cosa da fare alla svelta in tre balletti.
- nemmeno col vecchio "mattarellum" i candidati locali erano scelti dagli elettori. Anzi...
- la quota del 10% non mi scandalizza. Si va a formare il gruppo parlamentare del maggiore partito del paese, è giusto andare a ricercare competenze che saranno utili ma che non hanno i voti per vincere le primarie. Certo se poi ci finiscono gli amici di amici allora mi girano le palle.

Quindi buone primarie, sperando di riuscire a farle vere, senza troppi accordi sottobanco.

Perché la scelta è vera e seria, cerchiamo di esserlo anche noi.


Ma perché primarie allo zenzero? è natale ed è anche, quasi, il titolo di una ganza canzone di Radio Deejay degli Elio e le storie tese.