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mercoledì, marzo 03, 2010

Se una risorsa si trasforma in paura...

Se una risorsa come l'immigrazione si trasforma in paura...

Lo scorso sabato 27 febbraio si è svolto presso il centro sociale "Lorenzo Mazzocchi" a Chiesina Uzzanese un incontro dal titolo "Immigrazione: risorsa o problema?", organizzato dalla ProLoco e con la partecipazione di Massimo Introvigne.

Ho partecipato all'incontro, arrivando purtroppo con una mezz'ora di ritardo, e mi sento di riportare qui le osservazioni che ho rivolto a Introvigne alla fine dell'incontro.

Mi permetto però di fare anche due valutazioni veloci..... Non trovo proprio una cosa che spetta ad una ProLoco organizzare un'iniziativa su un tema quale l'Immigrazione e per di più in campagna elettorale.... Sul sito del Comune è apparso un resoconto, che ritengo un po' troppo "stringato" riguardo alle domande fatte a Introvigne e alle tesi da lui esposte, non proprio "accolte peraltro con favore dalla maggioranza dei numerosi intervenuti"...

Comunque... Le mie riflessioni esposte al relatore sono state 3:


1. Si dice che non si può affermare che tutte le religioni sono uguali. Personalmente ritengo che nessuno possa porre il proprio credo sopra quello degli altri. Lo dico da credente, non penso che la mia professione di fede significhi imporre il mio credo come superiore a quello degli altri. Inoltre, visto che si chiede ai politici cattolici di rispettare i precetti della Chiesa, se si afferma che non tutte le religioni sono uguali, il passo successivo sarà dire che nemmeno tutti i fedeli sono uguali... e se lo si fa quando si scrivono le leggi... A questo Introvigne ha risposto che se ci fosse una religione che sacrifica le vergini in piazza non potremmo ritenerla uguale alla nostra... Mi pare un esempio volutamente provocatorio e fuori luogo, e che non da una risposta alla mia domanda.

2. C'è chi propone di insegnare agli immigrati in Italia la storia del nostro paese. Una proposta che si può condividere ma ho fatto notare che se si fa questo non si devono dimenticare le tante pagine della storia italiana fatte di nostro concittadini migranti in mezzo mondo. Ritengo inoltre più giusto favorire una maggiore conoscenza di altre culture e religioni, cosa magari da fare a scuola al posto dell'ora di religione.

3. Concludendo ho osservato che spesso, in molte situazioni e in tante iniziative, si centra l'attenzione della discussione solo ed esclusivamente sugli immigrati, che sono però solo l'ultimo anello di una catena, quello più debole. Del resto si parla poco o nulla. Si è detto che gli immigrarti fanno lavori che gli italiani non vogliono fare più non perchè "troppo umili" ma perchè poco pagati, peccato che si è omesso di dire che queste retribuzioni da fame le fissano gli italiani, """imprenditori""" italiani, che magari sono tanto cattolici... Ritengo inoltre che il reato di clandestinità sia usato da questi """imprenditori""" come un arma di ricatto verso gli immigrati che, se non accettano tali condizioni, oltre a finire senza un lavoro, che seppure misero è l'unica fonte di sostentamento, rischiano pure la denuncia e il carcere per "essere" e non per aver commesso qualcosa.

Tutto questo alla faccia della carità cristiana.... Almeno secondo me.

Per chi volerne sapere di più sull'apporto degli uomini e donne immigrate segnalo la Relazione annuale 2008 della Banca d'Italia e un articolo de La Repubblica a riguardo.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Buonasera Sign. Carlo
sono una ragazza che era presente all'incontro con Introvigne e personalmente non mi trovo in accordo con le sue idee.. prima di tutto non vedo perchè una Pro Loco non possa organizzare incontri di questo genere (se vedi sul sito della Umpli)visto che a livello nazionale è definita "un patto per lo sviluppo delle comunità locali" e per sviluppo si intende anche quello culturale. A parer mio meno male che si fanno questi incontri! Fino ad oggi a Chiesina si era visto ben poco! e per quanto riguarda la politica perchè metterla di mezzo in tutto? non le sembra che questo sia un po esagerato? Le parlo veramente da Chiesinese ne di destra ne di sinistra ma con una gran voglia di vedere il proprio piccolo paese rinascere in qualche modo.. anche con questo tipo di incontri; tra l'altro Introvigne mi è sembrato molto equo riguardo le parti politiche.. forse lei è mancato la prima mezzora proprio quando parlava bene della "sua" parte politica! Comuque sia spero che la Pro Loco di Chiesina continui con questo tipo di attività oltre che ad organizzare feste e mercatini! Grazie e a presto
P.G.

10:21 PM

 
Anonymous Maria Teresa Parrino della Pro Loco di Chiesina Uzzanese said...

Intanto registriamo con soddisfazione il successo della nostra iniziativa, per aver suscitato curiosità, critiche, dibattito, interesse, riflessione. Questo ci premeva e non certo fare propaganda elettorale (la data era fissata da mesi, va bene essere bravi, ma…). Cosa dovrebbe fare una Pro Loco, solo sagre della salsiccia o corsi di uncinetto? (ed anche in quel caso, forse trovereste che l’uncinetto è un po’ troppo di destra…). Nello statuto della Pro Loco è prevista, tra l’altro: “l’organizzazione… di convegni… per migliorare la qualità della vita dei residenti…e promuovere l’aggregazione sociale..”.
Il fatto poi che il tuo intervento sia stato critico sulle tesi esposte da Introvigne non toglie che, in effetti, la maggioranza dei presenti abbia accolto con favore le tesi del relatore, come un po’ stringatamente è scritto nel resoconto apparso sul sito del Comune, no?
Eppoi non puoi limitarti ad elencare le tue riflessioni senza minimamente indicare le articolate risposte che ti ha dato Introvigne:
“Tutte le religioni sono uguali… altrimenti si cade nell’intolleranza”: un credente, dice questo, o un relativista? A questa tua osservazione è stato ribattuto che, in sede costituente, Togliatti (do you remember?) ebbe a dire “tutte le religioni sono uguali, ma ce n’è una più uguale delle altre”. In un paese come il nostro, dove ad ogni angolo ci sono riferimenti iconografici, storici, culturali che rimandano alla tradizione religiosa cattolica, non possiamo ragionevolmente pensare di annullare queste radici in nome della tolleranza. Oltretutto, a ben riflettere, è proprio grazie al cristianesimo che nasce in Occidente il concetto di tolleranza, perché l’”altro” assume una dignità che non si riscontra in altre civiltà. Ma sarebbe un discorso troppo lungo, forse meriterebbe che organizzassimo un convegno sul tema.

“Insegnare agli immigrati la storia del nostro paese va bene, ma perché non insegnare le altre culture e religioni a scuola, nell’ora di religione?”… mi pare che si ritorni al punto di prima: Introvigne ha fatto osservare che se la Storia fosse insegnata a scuola non con i manuali in circolazione che, in ossequio all’ideologia marxista e laicista di cui sono ancora intrisi, hanno espunto la religione perché è una “sovrastruttura”, verrebbero studiate anche le altre religioni e le altre culture, perché la religione fa strutturalmente parte dell’essere umano, sotto tutte le latitudini ed in ogni momento storico.
“L’attenzione viene centrata sull’ultimo anello della catena, quello più debole, cioè sull’immigrato, che magari sarebbe meglio ‘sfruttato’ dall’imprenditore – magari cattolico (ahia, il solito moralismo…)– con il reato di clandestinità” : non ci pare proprio che nella relazione di Introvigne ci sia stato un accanimento sull’ultimo anello della catena, ma semmai il contrario, ossia sono state svolte riflessioni proprio sulle condizioni a monte del fenomeno, partendo dagli spunti offerti dall’enciclica del Papa (che non mi pare si sia mai espresso a favore di tesi ‘leghiste’). Sull’ipotesi di considerare reato l’immigrazione, Introvigne ha spiegato – partendo da un principio molto pratico, e non ideologico, appunto - perché c’è questa proposta: a livello di politiche europee, non è possibile praticare espulsioni se un soggetto non ha commesso reato. In pratica, come potrebbe l’Italia – paese di frontiera, non dimentichiamolo, che non ha ancora preso a fucilate i clandestini, come fa Zapatero – tentare di limitare l’accesso delle schiere di poveri disgraziati che a centinaia si riversano sulle nostre coste e – soprattutto – sulle nostre strutture di accoglienza giocoforza malamente sufficienti?
In conclusione, caro Carlo, non pretendiamo l’unanimità su certe posizioni – sarebbe da regime totalitario, lo sai bene, e non pluralista – ma ti aspettiamo ai nostri prossimi incontri su temi che, evidentemente, interessano molto alla gente di Chiesina , oltre naturalmente ai corsi di uncinetto…

10:49 PM

 
Blogger CarloCortesi.it said...

Care PG e Maria Teresa,
per prima cosa vi ringrazio per i vostri commenti.

Cerco di andare per punti...

- Ritengo che una Pro-Loco possa evitare di trattate di argomenti molto legati all'attualità politica a un mese dal voto (si sapeva da tempo che si sarebbe votato il 28 e 29 marzo), tanto più con un solo interlocutore. In ogni caso mica è un crimine, ci mancherebbe, parlare di politica fa sempre bene, credo però che altre forme e tempi sarebbero stati più indicati;

- riguardo alle mie domande e risposte di Introvigne. Partendo dal presupposto che il mio modestissimo non è un resoconto giornalistico, sono dovuto essere stringato perchè leggersi un pistolotto su un intervento di Carlo Cortesi credo sia assai noioso. Comunque cercherò qui di approfondire le cose.
Non so se sono un relativista, credo che nessuno presente all'incontro abbia il diritto di giudicarmi. So che sono un credente ma che si interroga su tante cose, e credo che il mio credere e professare la fede non comporti per forza il ritenere la mia religione la migliore di tutte le altre; ritengo molto più importanti il confronto e il dialogo, senza partire con tanti preconcetti.
Su Togliatti. Era senz'altro un grande uomo di stato, un Comunista italiano con un grande senso dello stato. Va però detto che le sue considerazioni si riferiscono al 1946, 64 anni fa. Se si ritiene di poter cambiare parti importanti della Costituzione dopo tanti anni, avrei piacere di sapere perchè questa parti si ritengono intoccabili... (e mi fermo qui perchè sarebbe lunga)

Su Marx..... Mi pare un tantinello azzardato dare la colpa della mancanza della storia delle religione a Marx. Ma giusto un pochino. Se non si insegna nulla sulle altre religioni direi che è perchè, anche a causa del Concordato, si ritiene che non ci sia spazio per loro. E questo non credo lo dica Marx.
Sulla Spagna, Zapatero, ecc.. Confesso di non conoscere al 100% la politica sull'immigrazione della Spagna, non credo comunque che abbia iniziato Zapatero a "sparare" sui clandestini. In ogni caso se si ritiene una cosa sbagliata non credo che ci si possa vantare di non praticarla. Sul reato di clandestinità, credo sia sbagliato perchè condanna "l'essere" di un individuo e non il suo fare. Ci si dovrebbe preoccupare semmai di come favorire gli ingressi regolari dei cittadini extracomunitari nel nostro paese, invece di cercare di chiuderci dentro.

Sull'uncinetto... non credo sia di destra o di sinistra... ma onestamente preferisco I Simpson se proprio ho una mezz'ora libera.

Saluti.

12:07 AM

 

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